Tappa Zero - Casacalenda



9 agosto 2015

Questa mattina la colazione aveva il sapore della gratitudine. Offerta inaspettatamente dal sindaco, pochi minuti prima di lasciare il paese con un bus e un "arrivederci al 30 agosto". Chissà che sapore avrà allora la colazione.

Il primo impatto con questa regione è un misto tra meraviglia, imbarazzo e la sensazione di non riuscire ad afferrare, ad apprezzare, a gustare appieno l'essenza del Molise. Forse perché lo sguardo è filtrato dal finestrino del treno, del bus o dallo schermo del cellulare, della macchina fotografica; forse perché il paesaggio scorre troppo velocemente e non lascia il tempo di sedimentarsi. Molise verde e oro, Molise di sorrisi, sguardi curiosi e una riservatezza che si scioglie con poco. "Il cammino del Molise inizia al binario 20bis di Roma Termini". Un viaggio senza finestrini né aria condizionata e poi la gioia di un bus vintage al tramonto.

Casacalenda è invasa dalle biciclette e dal fremito per l'ultima serata di MoliseCinema, c'è confusione, ma noi attendiamo concedendoci una birra e le screppelle (strisce di pasta fritta salata e zuccherata), il primo piatto tipico che assaggiamo. Un po' di ansia per non sapere cosa come quando parleremo, poi tutto si risolve in cinque minuti sul palco. Dormiamo di sasso in una casa che dà sul corso, noncuranti delle ultime proiezioni del festival. La parete dietro al letto è arancione.